Nome d'arte di Tula Elice Finklea, ballerina e attrice statunitense. Talento naturale, prende lezioni di ballo da bambina e a tredici anni danza in una compagnia di balletti russi, mentre a diciotto sposa il suo insegnante di danza N. Charisse. Il debutto cinematografico nel lungometraggio è del 1943 in Nasce una stella di G. Ratoff, con lo pseudonimo di Lily Norwood. A decidere la sua carriera è però un'apparizione non accreditata in Ziegfeld Follies (1946) a fianco di F. Astaire, che le fa ottenere un contratto di sette anni con la mgm. Successivamente appare in numerosi altri musical, ma il successo arriva con il sensazionale numero «Broadway Ballet» in Cantando sotto la pioggia (1952) di G. Kelly e S. Donen. La bellezza bruna, le lunghissime e bellissime gambe, ma soprattutto il talento di danzatrice a suo perfetto agio sia nei passi classici sia in quelli più moderni ne fanno subito una star e negli anni successivi (anche se deve essere doppiata nelle parti cantate) passa da un successo all'altro. Spettacolo di varietà (1953) a fianco a F. Astaire, Brigadoon (1954) insieme a G. Kelly, ambedue di V. Minnelli, È sempre bel tempo (1955) di Donen-Astaire e La bella di Mosca (1957) di R. Mamoulian (remake in forma di musical di Ninotchka, 1939, di E. Lubitsch con la Garbo) sono solo alcuni dei titoli di successo che interpreta, prima che il musical decada nell'interesse degli spettatori. Nel frattempo ha imparato a recitare e cerca di accreditarsi come attrice drammatica, ma nonostante le pur incoraggianti prove in Il dominatore di Chicago (1958) di N. Ray e in Due settimane in un'altra città (1962) di V. Minnelli, gradatamente si allontana dal grande schermo, per dedicarsi maggiormente alla televisione, al fianco del secondo marito, il cantante-attore T. Martin, insieme al quale nel 1976 scrive la propria autobiografia.